Il Dialogo culturale nazionale adotta raccomandazioni comuni e buone pratiche per i compensi agli operatori e alle operatrici culturali

Berna, 22.04.2024 - Negli ultimi anni diversi studi hanno evidenziato la situazione reddituale precaria di molti operatori e molte operatrici del settore della cultura, che è stata ulteriormente amplificata dalla pandemia. Per questa ragione il Dialogo culturale nazionale ha adottato raccomandazioni e buone pratiche in merito al compenso adeguato degli operatori e delle operatrici culturali.

Nel 2021 il Dialogo culturale nazionale ha istituito un gruppo di lavoro incaricato di sviluppare una prassi uniforme tra Comuni, Città, Cantoni e Confederazione per un compenso adeguato degli operatori e delle operatrici culturali, che prendesse in considerazione gli interessi di questi ultimi.

Il gruppo di lavoro ha commissionato a esperti ed esperte uno studio per rilevare le attuali prassi in uso nel settore pubblico e ottenere così una panoramica sui regolamenti tariffari applicati dalle associazioni professionali. Su questa base ha poi individuato tre assi d’azione e formulato all’attenzione del Dialogo culturale nazionale delle raccomandazioni e una serie di buone pratiche per attuarle.

In base alle raccomandazioni rivolte agli enti di promozione, le attuali tariffe di riferimento andrebbero prese in considerazione nel valutare le richieste di promozione e applicate in tutte le fasi della creazione culturale. Inoltre, le associazioni professionali dovrebbero fornire informazioni sul compenso adeguato degli operatori e delle operatrici culturali e andrebbe svolto un maggiore lavoro di sensibilizzazione.

Il Dialogo culturale nazionale ha adottato queste raccomandazioni e le relative buone pratiche durante la seduta del 22 aprile 2024, con l’intento di fornire il proprio contributo al rafforzamento della professionalizzazione e al riconoscimento del lavoro svolto dagli operatori e dalle operatrici culturali. Spetta ora alle singole istituzioni di promozione della cultura occuparsi della messa in pratica.

Il Dialogo culturale nazionale, istituito nel 2011, riunisce rappresentanti delle istituzioni politiche e degli enti di promozione culturale dei Cantoni, delle Città, dei Comuni e della Confederazione. La sua attività si fonda su una convenzione del 2011 e su un programma di lavoro quadriennale. Il suo organo di gestione strategica è costituito dalle istituzioni politiche, nello specifico dalla capo del Dipartimento federale dell’interno (DFI) e da rappresentanti della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), dell’Unione delle città svizzere (UCS) e dell’Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS).


Indirizzo cui rivolgere domande

Anne Weibel, caposervizio Comunicazione, Ufficio federale della cultura, tel. +41 58 462 79 85
Stefan Kunfermann, capo Comunicazione CDPE, tel. +41 31 309 51 13
Franziska Burkhardt, +41 31 321 69 88, e Michael Kinzer, +41 21 315 25 15, copresidenti della Conferenza delle città in materia culturale
Claudia Kratochvil-Hametner, vicedirettrice ACS, tel. +41 76 587 45 45



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