Antica scultura rubata in Grecia rientra dalla Svizzera nel paese d’origine

Berna, 14.06.2007 - Una scultura in marmo rubata dall’isola di Creta, localizzata a Basilea nel marzo scorso, ha fatto ritorno in Grecia mercoledì. Il torso di Gortyna figurava nella banca dati dei beni culturali rubati dell’Interpol.

La scultura si trovava a Basilea in proprietà privata. Dopo averla localizzata in Svizzera, la Centrale dell’Interpol di Lione ha provveduto ad avvisare la polizia greca. Le autorità greche hanno chiesto l’immediata restituzione dell’opera d’arte, che è avvenuta volontariamente e in modo cooperativo.

In presenza delle autorità greche e di rappresentanti dell’Ufficio federale di polizia (fedpol) e dell’Ufficio federale della cultura, il torso in marmo di un giovane (forse Apollo) risalente all’epoca classica è stato imbarcato mercoledì mattina per il rimpatrio ad Atene. Prima di fare ritorno a Creta la scultura resterà esposta al Museo archeologico nazionale di Atene.

Il rimpatrio avviene in un momento in cui la Svizzera applica misure volte a combattere il trasferimento illecito di beni culturali. Fondandosi sulla legge federale sul trasferimento internazionale dei beni culturali, in vigore dal 1° giugno 2005, il Consiglio federale ha già concluso allo scopo accordi bilaterali sull’importazione e il rimpatrio di beni culturali con l’Italia, il Perù e la Grecia. Accordi analoghi con altri Stati sono attualmente in preparazione.


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Yves Fischer, Ufficio federale della cultura, responsabile del Servizio trasferimento internazionale di beni culturali, tel. 031 323 86 75



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