Sensibile diminuzione del commercio di beni culturali archeologici su eBay

Berna, 04.11.2008 - Il progetto pilota trimestrale dell’Ufficio federale della cultura (UFC) e della piattaforma d’aste online eBay per controllare l’offerta di beni culturali antichi ha dato buoni risultati: nelle categorie controllate, il commercio presumibilmente illegale relativo all’archeologia è diminuito sensibilmente. Nell’ambito del progetto pilota eBay si è impegnata ad autorizzare la vendita di beni culturali archeologici solo se questi sono dotati di un certificato di legalità.

Il progetto pilota con eBay è stato lanciato lo scorso 1° luglio dall’UFC in collaborazione con l’Ufficio federale di polizia (Fedpol) e la Conferenza degli archeologi cantonali. Durante un periodo di tre mesi eBay, sostenuta dalle autorità, ha controllato la categoria «Antichità e arte – mondo antico» e ha autorizzato la vendita di oggetti solo se questi erano dotati di un certificato di legalità rilasciato da un’autorità statale svizzera o estera.

Alla fine della fase pilota è risultato che le offerte di beni culturali archeologici nella rubrica controllata sono diminuite sensibilmente. Sul sito svizzero di eBay non sono stati praticamente più offerti beni culturali archeologici nelle relative categorie. Tuttavia oggetti problematici continuano a essere offerti in altre categorie. Inoltre sulla piattaforma svizzera è possibile richiamare anche le offerte straniere inviate in Svizzera, tra le quali possono trovarsi oggetti offerti in vendita illegalmente.

Per questa ragione il Servizio specializzato trasferimento internazionale dei beni culturali dell’UFC, in collaborazione con l’Associazione svizzera degli archeologi cantonali e Fedpol, ha in programma di realizzare con eBay un progetto di monitoraggio di sei mesi. Questo progetto ha l’obiettivo di migliorare durevolmente la lotta contro il trasferimento illegale di beni culturali su Internet. Dall’entrata in vigore della legge federale sul trasferimento internazionale dei beni culturali (LTBC) nel giugno del 2005, il commercio di beni culturali rubati o provenienti da scavi illegali è punibile in Svizzera. Per il commercio di oggetti d’arte la LTBC ha introdotto particolari obblighi di diligenza per antiquari e case d’aste regolarmente controllati dal Servizio specializzato trasferimento internazionale dei beni culturali dell’UFC.


Indirizzo cui rivolgere domande

Benno Widmer, responsabile del Servizio specializzato trasferimento internazionale dei beni culturali, Ufficio federale della cultura, tel. 031 325 70 21, benno.widmer [at] bak.admin.ch


Pubblicato da

Ufficio federale della cultura
http://www.bak.admin.ch

https://www.bak.admin.ch/content/bak/it/home/attualita/nsb-news.msg-id-22466.html