La Svizzera aderisce all’Accordo parziale allargato sugli itinerari culturali del Consiglio d’Europa

Berna, 23.01.2013 - Il Consiglio federale ha approvato l’adesione della Svizzera all’Accordo parziale allargato sugli itinerari culturali del Consiglio d’Europa. Destinato a promuovere un turismo sostenibile che metta in risalto il patrimonio culturale europeo, tale accordo permette di valorizzare destinazioni poco conosciute e ambiti culturali comuni delle diverse regioni dell’Europa.

Dalla «rotta dei Vichinghi» al «cammino di Santiago di Compostela», il programma di itinerari culturali mira a valorizzare il patrimonio dei diversi Paesi d'Europa e la loro comune eredità culturale attraverso itinerari tematici e transnazionali. Lanciato nel 1987 dal Consiglio d'Europa, questo programma ha reso possibile la realizzazione di una ventina di itinerari i cui temi rivestono un valore simbolico per l'unità, la storia e la cultura europea, ma anche per la scoperta di destinazioni insolite. Il programma permette di familiarizzarsi per esempio con l'arte rupestre, con la storia della vigna, con il patrimonio ebraico così come con i più famosi cimiteri d'Europa (www.culture-routes.lu).

Situata nel cuore dell'Europa, la Svizzera è sin d'ora associata a ben otto itinerari culturali europei. Con l'adesione all'Accordo parziale allargato sugli itinerari culturali del Consiglio d'Europa, entrato in vigore il 1° gennaio 2011, la Svizzera potrà proseguire il proprio lavoro a lungo termine a favore di un turismo culturale sostenibile a vocazione didattica e su scala europea. Dalla sua creazione il programma di itinerari culturali ha in effetti riscontrato un successo tale che per poterne assicurare la perennità si è mostrata necessaria la realizzazione di un accordo parziale.

Un tale accordo permette agli Stati membri del Consiglio d'Europa di associarsi a un programma specifico al fine di poter fornire allo stesso programma un finanziamento più mirato. Accanto ai diciannove Stati partecipanti all'Accordo, l'Unione Europea contribuisce al budget in misura determinante. La sede dell'Istituto Europeo degli Itinerari Culturali, incaricato di assistere la realizzazione degli itinerari e di raccoglierne le rispettive informazioni, si trova a Lussemburgo. Il Gran Ducato di Lussemburgo rappresenta  pertanto il secondo maggiore donatore di questo accordo.


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