L’Ufficio federale della cultura sostiene 35 piccole case editrici svizzere

Berna, 06.09.2018 - Nel quadro del sostegno all’editoria inaugurato nel 2016, l’Ufficio federale della cultura ha attribuito premi d’incentivazione per il biennio 2019-2020 a 35 piccole case editrici. Un modo per ribadire il ruolo cruciale degli editori nel panorama culturale svizzero.

Sulla base di un concorso pubblico che ha avuto luogo all’inizio di quest’anno, l’Ufficio federale della cultura (UFC) sosterrà nei prossimi due anni 35 piccoli editori con un totale di 195 000 franchi all’anno. Il sostegno all’editoria promosso dalla Confederazione vuole essere prima di tutto culturale, volto cioè a rinforzare il ruolo culturale degli editori, per esempio attraverso tutte quelle attività editoriali poco visibili al pubblico: dalla lettura dei manoscritti al contatto con autrici e autori, dall’editing dei testi alla promozione o mediazione fra librerie e lettori. Per il periodo 2016-2018 erano invece stati assegnati premi di incentivazione a 21 piccole case editrici.

I premi d’incentivazione, del valore di 5000 o 7500 franchi annui, sono il secondo strumento del regime di promozione in favore delle case editrici. Complementari ai sostegni strutturali per le case editrici maggiori, vogliono sottolineare l’importanza dei piccoli editori, che oggi come ieri rappresentano un valore aggiunto fondamentale per la cultura del nostro Paese. I sostegni strutturali per le case editrici maggiori previsti dal primo strumento di promozione sono stati assegnati nel 2016 a 45 case editrici per il periodo 2016-2020. D’importo compreso tra i 7500 e gli 80 000 franchi annui, ammontano in totale a 1,4 milioni di franchi all’anno.

Primo bilancio incoraggiante

A due anni dall’inaugurazione del sostegno all’editoria, l’Ufficio federale della cultura può stilare un bilancio provvisorio positivo, come dimostra la Prima inchiesta sulla nuova misura di sostegno all’editoria 2016-2020, pubblicata nel dicembre del 2017. D’altra parte, questa nuova misura ha posto basi non solo per la promozione concreta del lavoro culturale degli editori, ma anche per un cambiamento di paradigma: quello editoriale non è un mero lavoro di stampa, come si tende talvolta a semplificare, bensì la somma di tante attività più o meno conosciute che sono il vero spartiacque per un’editoria di qualità e, di riflesso, per un panorama culturale sano e costruttivo.


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Danielle Nanchen, sezione Produzione culturale, Ufficio federale della cultura, tel. +41 58 464 98 23, danielle.nanchen@bak.admin.ch



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