Le competenze nella meccanica degli orologi e d’arte candidate al patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO
Berna, 25.03.2019 - La candidatura delle competenze nella meccanica degli orologi e d’arte è stata ufficialmente depositata presso l’UNESCO in vista dell’iscrizione alla Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Il dossier è stato depositato in collaborazione con la Francia. L’UNESCO deciderà in merito all’iscrizione di questa tradizione vivente caratteristica dell’Arco giurassiano presumibilmente nel novembre 2020. La Svizzera partecipa anche alla candidatura delle Tecniche artigianali e usi nei laboratori delle cattedrali in Europa, presentata con il patrocinio della Francia.
Le competenze nella meccanica degli orologi e d’arte comprendono l’artigianato orologiero situato lungo l’Arco giurassiano, da Ginevra a Sciaffusa, ma anche la fabbricazione di automi musicali e carillon, tipica della regione di Sainte-Croix. Al crocevia tra scienza, arte e tecnologia, queste competenze combinano il sapere teorico e pratico individuale e della collettività nell’ambito della meccanica e della micromeccanica. In questo territorio franco-svizzero, una grande varietà di artigiani, aziende, scuole, musei e associazioni valorizzano e diffondono tecniche manuali che associano la tradizione all’innovazione.
Pur avendo una funzione prettamente economica, le competenze nella meccanica degli orologi e d’arte hanno influenzato anche l’architettura, il paesaggio urbano e la realtà sociale quotidiana delle regioni interessate. Trasmettono un simbolismo specifico che combina precisione, raffinatezza e temporalità, con un impatto significativo sulle identità locali e regionali. Uno dei punti di forza di questa candidatura risiede anche nel suo legame con il Paesaggio urbano dell’industria orologiera di La Chaux-de-Fonds e Le Locle, iscritto nel Patrimonio mondiale dal 2009.
La candidatura presentata dalla Svizzera è stata elaborata dall’UFC con un gruppo di progetto binazionale composto da artigiani e artigiane, formatori e formatrici nonché rappresentanti di musei e collettività territoriali francesi (Communauté d’agglomération du Grand Besançon et Pays horloger). Dopo una procedura di valutazione che durerà circa 18 mesi, l’UNESCO deciderà in merito all’iscrizione di questa tradizione alla Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità presumibilmente nel novembre 2020.
La Svizzera partecipa anche alla candidatura multinazionale delle Tecniche artigianali e usi nei laboratori delle cattedrali in Europa per l’iscrizione al Registro delle migliori pratiche di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, patrocinata dalla Francia in collaborazione con Austria, Germania, Norvegia e Svizzera. La fondazione Basler Münsterbauhütte ha attivamente partecipato alla preparazione di questa candidatura nell’ambito della Dombaumeister e.v. (Europäische Vereinigung der Dombaumeister, Münsterbaumeister und Hüttenmeister).
Candidature svizzere
Il Consiglio federale ha approvato nell’ottobre del 2014 una Lista indicativa composta da otto tradizioni svizzere oggetto di una candidatura al patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Si tratta del Carnevale di Basilea, del design grafico e tipografico svizzero, della Festa dei Vignaioli di Vevey, della gestione del rischio di valanghe, delle processioni della Settimana Santa a Mendrisio, della stagione alpestre in Svizzera, delle competenze nella meccanica degli orologi e dello jodel. L’UNESCO ha inserito nella sua Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale la Festa dei vignaioli nel 2016, il Carnevale di Basilea nel 2017 e la gestione del rischio di valanghe e la tecnica dei muretti a secco (candidatura multinazionale) nel 2018. Depositata ufficialmente nel marzo del 2018, la candidatura della Settimana Santa a Mendrisio sarà valutata dall’UNESCO nel dicembre prossimo, insieme alla candidatura multinazionale dell’alpinismo a cui partecipa anche la Svizzera.
La Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO
Con la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, ratificata dalla Svizzera nel 2008, l’UNESCO intende documentare e preservare tradizioni ed espressioni orali, arti dello spettacolo, eventi rituali e festivi, artigianato tradizionale e conoscenze relative alla natura. La Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale fornisce un importante contributo alla sensibilizzazione del pubblico sull’importanza di questo patrimonio.
Indirizzo cui rivolgere domande
Domande sulla candidatura e sulle procedure di selezione:
Daniel Menna, responsabile supplente Comunicazione, Ufficio federale della cultura, 058 469 69 50, daniel.menna@bak.admin.ch
Domande sulla fabbricazione di automi musicali e carillon:
Séverine Gueissaz, CIMA Centre international de Mécanique d’Art, Sainte-Croix, tel. 079 612 63 59, severine.gueissaz@bluewin.ch
Domande sull’orologeria:
Régis Huguenin-Dumittan, conservatore e direttore, Museo Internazionale dell’Orologeria, La Chaux-de-Fonds, tel. 032 967 68 61, regis.huguenin-dumittan@ne.ch
Michel Bourreau, orologiaio restauratore e prototipista, Fleurier, tel. 076 236 27 90, michelbourreau@free.fr
Domande sulle tecniche artigianali e gli usi dei laboratori delle cattedrali:
Andreas Hindemann, architetto, Fondazione Basler Münsterbauhütte, tel. 061 277 45 54, Andi.hindemann@erk-bs.ch
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Ufficio federale della cultura
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Ultima modifica 15.12.2023