Opere d'arte frutto di spoliazioni

Premessa

Church in Ellingen, Germany, 1945
Church in Ellingen, Germany, 1945
© Keystone

Il concetto di opere d’arte frutto di spoliazioni comprende, oltre ai beni culturali confiscati in Germania tra il 1933 e il 1945 dal regime nazista, anche beni culturali etnologici ed etnografici di origine coloniale e beni culturali archeologici saccheggiati. Ulteriori informazioni sui beni culturali di origine coloniale sono disponibili qui.

Un notevole numero di opere d’arte in Germania e nei paesi annessi e occupati è stato confiscato durante il regime nazista. Sia durante che dopo questo periodo alcune opere d’arte frutto di spoliazioni sono giunte anche in Svizzera.

Le prime misure di risarcimento e restituzione delle opere saccheggiate o trafugate durante il periodo del nazionalsocialismo tedesco sono state intraprese in Svizzera e a livello internazionale subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Dagli anni Novanta in poi, l’interesse pubblico per le opere trafugate durante il nazionalsocialismo non ha fatto che aumentare in Svizzera come all’estero. Agli inizi del 1998 appare, a cura dell’Ufficio federale della cultura, un rapporto sullo stato delle ricerche concernenti la provenienza dei beni culturali di proprietà della Confederazione alla luce della problematica delle opere d’arte frutto di spoliazioni del periodo del nazionalsocialismo. Nel 1998 appare inoltre uno studio sulla Svizzera come piazza del commercio d’arte negli anni 1933-45, commissionato congiuntamente dall’Ufficio federale della cultura e dal Centro nazionale d’informazione per la conservazione dei beni culturali (NIKE).

Sul piano internazionale, la Confederazione svizzera ha partecipato nel dicembre 1998, insieme ad altri 43 Stati, alla «Conferenza di Washington», impegnandosi considerevolmente nell’elaborazione dei «Principi della Conferenza di Washington applicabili alle opere d’arte confiscate dai nazisti» (Principi di Washington). Tali principi non vincolanti hanno come obiettivo il raggiungimento di soluzioni giuste ed eque in materia di opere d’arte frutto di spoliazioni.

A seguito della Conferenza di Washington, il 26 gennaio 1999 il Consiglio federale svizzero ha istituito l’Ente opere d’arte frutto di spoliazioni presso l’Ufficio federale della cultura. L’Ente raccomanda un approccio trasparente, legale e adeguato al fine di raggiungere soluzioni giuste ed eque nelle questioni legate alle opere d’arte frutto di spoliazioni.

Dal 2016 l’Ufficio federale della cultura sostiene musei di terzi, pubblici e privati, con aiuti finanziari volti ad accertare e pubblicare la provenienza di opere d’arte. I musei beneficiari devono applicare i principi di Washington e rendere pubblici i risultati delle loro ricerche sulla provenienza.

Obiettivi

I lavori nell’ambito delle opere d’arte frutto di spoliazioni mirano a raggiungere i seguenti obiettivi:

  • ricerca sulla provenienza;
  • maggiore trasparenza e approccio responsabile verso la storia, rendendo pubblici i risultati della ricerca sulla provenienza;
  • raggiungimento di soluzioni giuste ed eque in linea con i principi di Washington nell’ambito della restituzione di opere d’arte frutto di spoliazioni.

Ultima modifica 21.11.2023

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